Che cos'è un blog? Uno spazio online dove l'autore pubblica dei contenuti professionali o sulle proprie passioni personali, che diventa anche un diario dove racconta le sue esperienze, i suoi pensieri, portando la sua anima dentro testi scritti.
E che cos'è l'arte? Sé non la rappresentazione del mondo interiore dell'artista oltre che catarsi dell'anima e libera interpretazione di chi ve ne assiste?
Ieri mattina, insieme ai miei colleghi ho avuto l'opportunità di visitare in via del tutto esclusiva la mostra personale di Sonja Streck "Pensieri a colori" alla Beniamin Art Gallery di Catania, curata dalla nostra prof.ssa Liliana Nigro, che ha li tenuto una lezione alternativa.
Opere di piccole e grandi dimensioni, alcune fatte con la tecnica mista della pittura su fotografia, alcune altre sembrano caratterizzate da collage.
Dislocate in tutte le pareti della galleria, molte si susseguono raccontando una storia tra un dipinto e l'altro, altre hanno racchiudono più storie in una singola immagine, la storia che ciascuno di noi sente di darle: Dipinti che mi hanno ricordato le opere astrattiste della prima metà del secolo scorso e che sono un'esplosione di colori che raccontano sia l'anima poliedrica di questa interessante artista e che porta noi osservatori ad interrogarsi ed emozionarsi nella sua personale visione.
Entrati in galleria siamo stati investiti subito da un'energia frizzante e pacifica al contempo, quella generata dalla forza dei colori. Ciascuno di noi è stato attratto da una o più opere, a cui poi è stato chiesto di dare la nostra personale interpretazione, generando così un ricordo, un'emozione, una riflessione. "L'esercizio" ha fatto si che ognuno di noi potesse dare così voce ad una parte della propria personalità più intima, grazie ad un dipinto dipinto.
L'arte è uno scambio fra artista e fruitore, è un dare e ricevere, è catarsi, magia e liberazione al contempo.
Sonja è arrivata nella misteriosa e nera Catania circa 15 anni, dopo aver vissuto in diverse città, con un passato anche da illustratrice di moda oltre che da libera artista. Si è innamorata della nostra città scegliendo di rimanerci e di portare la sua libera arte, dopo esserne stata colpita anche per il legame con la figura di Federico di Svevia e di aver visitato per prima proprio l'omonima piazza sede del Castello Ursino.
Tra i dipinti alcuni ricordano i colori siciliani, in particolare ce n'è uno che sembra un'impetuosa colata lavica dell'Etna, o forse un'eruzione dal cratere, dipende dalla libera visione che ogni individuo ne da.
La bellezza dell'arte sta anche in questo: permetterci di vedere quello che abbiamo dentro. Le opere di Sonja danno a ciascuno di noi anche la possibilità di poterle osservare da diverse angolazioni, regalando allo spettatore una fruibilità molteplice del dipinto, ed è anche per questo che ha scelto di non dare alcun titolo alle sue opere, per far sentire ancora più libero l'osservatore di descrivere il dipinto attraverso il suo mondo interiore.
L'obiettivo dei titoli è quello di definire, di collocare le persone e le cose entro una categoria composta da determinate caratteristiche riconoscibili, ed in una "società liquida" che continua a correre veloce e chiedere a noi giovani di essere, fare e definirci qualcuno prima dei nostri 30 anni, un po' come ci facciamo definire dalle nostre bio di Instagram manco fossero i nostri curriculum, l'arte di Sonja ci invita ad essere semplicemente chi siamo, ad abitare il nostro mondo liberamente, senza definirci chi o cosa, lasciando alla vita il libero fluire del suo viaggio.
Grazie a Sonja per queste intense emozioni.
La mostra è visitabile proprio fino ad oggi sabato 23 Novembre 2024 dalle ore 18 alle 20.
E voi siete mai stati rapiti da un vortice di emozioni durante una visita ad una mostra d'arte?
Come sempre, fatemelo sapere nei commenti!
Valentina
Comments