COSA ABBIAMO VISTO DURANTE QUESTO FASHION MONTH
- Valentina Maugeri
- 7 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 mar
Il Fashion Month è finito. Ho voluto del tempo, forse un po’ tanto ammetto, ma come avevo scritto nel primissimo articolo di questo blog, per me la moda ha bisogno di essere scrutata e studiata attentamente; non me la sentivo di dare giudizi affrettati o fingermi l’esperta di moda del momento, perché be’ non lo sono, però qualcosina di moda la capisco!
Con questo articolo ho deciso di aprire la rubrica “Monologhi di Moda”, categoria dedicata a sfilate, eventi e tendenze del momento, raccontati come sempre a modo mio!
Oggi attenzioniamo alcune di quelle che fino ad ora sono state le proposte generali più significative di questo Fashion Month:
Quello che abbiamo potuto notare fin da subito è stato un ritorno all’essenzialità da parte di molti brand, alternato alla voglia di giocosità e leggerezza da parte di tanti altri, o alla coesistenza di questi due elementi in un'unica collezione.

Il ritorno all'essenzialità, fatto di look monocromatici, tanto nero, poche stratificazioni, dettagli e ricami prevalentemente tono su tono, abiti che accarezzano le forme e soprattutto fatto dall'esaltazione del tailoring, ha caratterizzato inaspettatamente, le collezioni di Balenciaga ed Alexander McQueen, se pur con codici differenti, ma anche quella di Alberta Ferretti con una particolare attenzione verso la sartorialità, il mix di proposte di Dior e quelle di Ferragamo con la rivisitazione dell'archivio della maison.

Giocosità e leggerezza hanno fatto da padrone per Thom Brown, con una collezione dedicata al Piccolo Principe, per GCDS di Giuliano Calza che ha dedicato la collezione al suo amore per i gatti, da Prada con i dettagli 3D e gli origami su capi ed accessori e da Loewe con una collezione che potremmo quasi definire "impressionista"; è stato anche il caso, se pur in chiave diversa, di Coperni con la sua performance futuristica con i cani-robot.

La voglia di giocosità e leggerezza, accompagnata da quella di sovvertire le regole del ben vestire e del far riflettere sulla funzione dell'abito, sono state protagoniste anche delle collezioni di Valentino che ha sdrammatizzato e rivisitato la mascolina cravatta, tendenza certa della prossima stagione e di N° 21 con la sua disinvolta sensualità dei cliché.

Questo è stato anche il fashion Month dell'esaltazione delle uniformi, siano esse militari o spaziali come le proposte di Blumarine ed Off White, oppure da infermiere, rendendovi omaggio, come ha fatto la già citata Prada. E per uniforme intendiamo anche il già menzionato tailoring, presentato in più proposte a Milano, Parigi, Londra e New York.

Ritorno all’essenzialità ed esaltazione della sartorialità per rispondere al bisogno di tornare a "dei bei vestiti", forse per evitare che questi rimangano invenduti e quindi sprecati, e probabilmente per rispondere alle ultime richieste del sempre più affermato second-hand.
Ho notato poco urban style, o comunque anche esso si è ridimensionato parecchio.
Questo è stato il secondo Fashion Month dopo l'uscita dallo stato d'emergenza dovuto alla pandemia di Covid-19 e questi mesi hanno portato i designer ad interrogarsi su quale fossero le sensazioni, legate anche alla guerra in Ucraina, alla crescente inflazione ed alle notizie "scandalose" che circolano sul fast fashion.
Lo stato d’animo della società di fronte a tali eventi è spesso di totale impotenza, alternata a voglia di libertà d'esprimersi ed a quella di fare ordine.
I designer hanno sentito il dovere di riflettere su quello che sta succedendo e dare prova della loro “sensibilità” artistica di fronte alle richieste del pubblico.
Quando vidi le proposte fatte le scorse Fashion Week per la stagione appena partita (primavera/ estate 2023), credevo che il ritorno all’essenzialità fosse sinonimo di svuotamento, povertà e criticità dei tempi correnti; in parte è così, ma queste ultime sfilate hanno chiarito decisamente le mie idee: non è sinonimo di povertà, è voglia di rinascita, fatta di un ritorno all'ordine delle cose, ma rivolto al futuro.
Per il momento termina qui la mia analisi delle Fashion Week dell'ultimo mese. Nei prossimi giorni avremo modo di analizzare gli omaggi, le micro e macro tendenze proposte in queste sfilate.
E voi cosa ne pensate di questo fashion Month? Siete d'accordo con il mio pensiero o avete qualcosa da aggiungere? fatemelo sapere nei commenti!
Comments