COME PELLE E TESSUTI SI COMPLETANO A VICENDA
- Valentina Maugeri
- 3 ott 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Pelle e tessuti: due elementi differenti, che spesso si trovano a contatto ravvicinato, così diversi eppure così uguali, senza la quale una non potrebbe soddisfare uno dei nostri bisogni primari senza l'altra, ovvero quello di coprirsi.

Fonte: Pinterest.it
Due elementi che in qualche modo hanno sempre interessato la mia vita: come molti di voi sapranno bene ho da sempre una passione sfegatata per il mondo della skincare ed il make up, ed anni fa feci anche un piccolo corso d'estetista (anche se poi mi resi conto che non era quello che volevo fare nella vita).
Fino a poco tempo fa lavoravo come promoter di fragranze e make up nelle profumerie ed ogni tanto mi cimento ancora con qualche amica-cliente che mi fa da cavia ahah!
Anche i tessuti hanno sempre fatto parte in qualche modo nella mia vita: come quando da bambina iniziai ad essere attratta dal cucito ed una delle mie nonne mi faceva cimentare in questo "gioco-arte" già a 4-5 anni (con pochi risultati eheh).
La pelle umana e le stoffe hanno in comune molto più di quel che si pensa: primo fra tutti anche la pelle è un tessuto, composto da cellule e suddiviso a sua volta in strati.
La pelle è costituita da epidermide e derma, due elementi della stessa membrana che proteggono il corpo e "la nostra umanità"; è la pelle che percepisce le prime sensazioni (ne è un esempio anche la tipica espressione "sentire le cose a pelle"), che assorbe o ci protegge da ciò che proviene dall'esterno, è anche attraverso la pelle che traspare come stiamo interiormente (colorito, occhiaie, inestetismi) che possono apparire momentaneamente o restare per sempre sotto forma di cicatrici, ed è sempre la pelle la prima ad essere in grado di ripararsi da una lesione.
In poche parole la pelle è la testimone di ciò che ci succede e di come stiamo interiormente.
Prendersi cura della propria pelle significa prendersi cura di sé, della propria persona, delle proprie emozioni, del proprio benessere, oltre che del proprio aspetto esteriore.
Bellezza fa rima con ben-essere, da sempre!
Cit.

Io alle prese con le mie vecchie doti da pseudo-estetista
Photographer: Alessandra Gitto
Model: Maria Ornella Celà
Quando applico una crema idratante su tutto il corpo, sto contrastando la secchezza della mia anima idratandola, quando applico un siero purificante sul viso, sto impedendo alle impurità a cui la vita ci bersaglia ogni giorno di rimanere insediate dentro di me e di conseguenza farsi riflesso nel mio viso, quando uso un rossetto rosso sto esternando la mia gioia di vivere, la mia femminilità tramite l'uso di un prodotto make up.
La pelle è il nostro secondo cuore: la cura di noi stessi passa proprio attraverso essa, ecco come routine e rituali di skincare, cure estetiche e l'uso del make up giovano prima di tutto al nostro benessere interiore.
Le nostre emozioni negative possono somatizzarsi sul nostro corpo, sotto forma di manifestazioni cui possono interessare anche la pelle, che si fa anche “spia” di altri patogeni ed allo stesso tempo la cura di essa può portare alla cura per riflesso della nostra salute psicofisica. Prendersi cura di sé significa amarsi e l’amore per sé stessi passa anche attraverso le attenzioni che decidiamo di dedicarci ogni giorno.
Epidermide e derma, come trama ed ordito, due elementi costituenti e che si alimentano a vicenda, i cui non potrebbero vivere l’uno senza l’altro.
L'ordito è il sostegno, il filo portante del tessuto, come il derma rappresenta il sostegno ed assicura tonicità e idratazione attraverso la produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina alla nostra amica epidermide, a cui vengono apportate queste sostanze e che, a sua volta, invece rappresenta la superficie e l'estensione; resistente ed estesa proprio come lo è il nostro filo di trama.
Foto: pinterest.it
La pelle, l'involucro protettivo del nostro corpo e della nostra anima, anche ella per tutti gli stimoli a cui viene sollecitata costantemente dal nostro mondo interiore e da quello esteriore deve essere riparata: ecco che qui entra in campo la forza del tessuto.
Il tessuto si colloca come uno dei materiali considerati necessari e insostituibili alla nostra sopravvivenza.
Il tessuto è un manufatto, costituito da un intreccio particolare di filati, a sua volta costituiti da fibre di varia natura, che permettono di ottenere una superficie piana modificabile al fine di ottenere i capi e accessori.
E la stoffa, sotto forma di abito, non è altro che "seconda pelle" che si aggiunge alla pelle naturale, divenendo un tutt'uno con essa.

Foto personale scattata mentre sceglievo il tessuto per il tailleur della mia laurea
Stare nel vestito è come stare in una pelle simbolica che stacca il soggetto dall'abisso del vuoto
- Eugénie Lemoine-Luccioni
Gli abiti svolgono spesso un ruolo primario nei momenti importanti delle nostre vite: il tessuto, il colore scelto, la sensazione della texture sulla pelle, sono tutto un insieme di emozioni che diventano protagoniste di quel momento. L'abito rappresenta l'Io esteso, che va oltre la pelle, oltre il tessuto scelto, oltre il suo colore.
Personalmente per me, ma immagino per tantissimi, l'abito ha avuto un ruolo chiave ed emozionante per il mio diciottesimo compleanno e per la mia Laurea.
L’oggetto tessile rende visibile l’incarnazione dell’anima di ogni individuo che ha scelto con emozione quel dato capo o accessorio. Gli abiti e gli accessori possono parlare ed esprimere una lingua, quella della nostra anima

Foto personale dal manuale "Archivio Tessile"
Scegliere tessuti di qualità, piacevoli al tatto, visibilmente ben lavorati è sinonimo di cura di sé e della propria pelle. La piacevolezza di un tessuto al tatto ed alla vista, l’odore che sembra emanare, il fruscio che genera quando si muove, generano in noi emozioni e sensazioni, legate probabilmente alla nostra storia oltre che alla nostra essenza.
Ed è per questo che è importante la scelta di un manufatto tessile di qualità e che rispecchi il nostro stile.
La scelta di un capo di abbigliamento non dovrebbe mai essere casuale, non andrebbero mai acquistate ed indossate cose “a caso”. Il manufatto tessile va scelto attentamente e questa nostra scelta deve tenere conto delle emozioni che esso ci trasmette oltre che della valorizzazione che può dare alla nostra immagine ed al messaggio che vogliamo con essa trasmettere.
L'abito diventa "la casa-contenitore del corpo o un guscio che l'avvolge e protegge, per cui a sua volta la casa è pensabile come vestito del corpo"-come afferma Eleonora Fiorani, nel suo libro "Abitare il corpo-il corpo di stoffa e la moda"., un altro libro importante che mi ha accompagnata durante il mio percorso accademico.
La nostra immagine parla prima di tutto per riflesso, come se fossimo davanti ad uno specchio anche quando non lo siamo, ed in secondo luogo parla al mondo esterno.
E voi che rapporto avete con la vostra pelle e con i manufatti tessili che indossate? Che sensazioni vi trasmettono quando li indossate?
Come sempre, potete rispondere a queste due domande o scrivermi quello che pensate di questo articolo nei commenti qui sotto oppure su Instagram.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto davvero e vi mando un grande abbraccio!🫂
Vale❣️
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